Aziende e professionisti, dopo la pandemia e con una economia in crisi per l’inflazione, stanno riprogettando i modelli di business per affrontare al meglio le sfide del mercato.
La più importante è rappresentata dallo sviluppo dell’intelligenza artificiale, perché il mondo dei professionisti, il cui lavoro è incentrato su mansioni di carattere cognitivo-intellettuale, non è esente dai rischi derivanti da questi progressi tecnologici. L’intelligenza artificiale, tuttavia, rappresenta anche una straordinaria opportunità per i professionisti nel settore giuridico economico per lo svolgimento delle proprie attività. Un tema che deve essere al centro del dibattito sul futuro dei commercialisti, a partire dal suo effetto sulle modalità di svolgimento dell’attività. Digitalizzazione e intelligenza artificiale stanno, infatti, producendo una rivoluzione epocale sul mondo del lavoro e delle libere professioni, il cui esito dipenderà dalla diffusione di questi due elementi nei diversi settori e fra le varie comunità professionali. Da un lato la diffusione delle nuove tecnologie sta producendo una nuova domanda di servizi professionali a cui il mercato è chiamato a rispondere.
Dall’altro l’incorporazione dell’intelligenza artificiale nell’attività professionale genera interrogativi sulla componente “intellettuale” del lavoro, che rischia sempre più di essere affiancata o sostituita da quella tecnologica, con implicazioni evidenti nell’attività del professionista e nella sua relazione con il cliente. L’impatto in chiave sostitutiva dell’intelligenza artificiale è già visibile nelle professioni ad alta qualificazione. Si pensi, ad esempio alle implicazioni generate dalla blockchain nel lavoro dei professionisti dell’area giuridico economica, dalle transazioni immobiliari alle certificazioni delle identità digitali agli smart contract. Gli sviluppi e i connessi rischi del nuovo paradigma tecnologico rappresentano
nuove aree di attività molto importanti per i professionisti e senza dubbio più interessanti rispetto ai servizi di consulenza tradizionali. I commercialisti e gli altri professionisti dell’area giuridico contabile possono orientare l’offerta di consulenza orientandola verso i trend del mercato. A partire dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa, a partire dalle prime applicazioni diffuse come ChatGPT, cui seguiranno altre specializzate nei diversi settori. Un’integrazione possibile della potenza dell’intelligenza artificiale nelle attività di consulenza è rappresentata dalla diffusione e dall’applicazione dei nuovi standard di sostenibilità ESG, in un mercato altrettanto interessante per i professionisti. Con il Next Generation Eu, il piano per il rilancio dell’economia promosso dai leader europei,
l’impegno verso la sostenibilità diventa imprescindibile per ogni paese dell’unione. Il rispetto dei principi ESG non sarà più solo un volano di marketing da utilizzare a breve termine, bensì l’imperativo futuro per tutte le imprese. Per ottenere le risorse economiche messe a disposizione dell’Europa, i piani nazionali devono rispettare alcuni criteri. Il 37% o più delle risorse deve essere destinato alla transizione ambientale, il 20% per la digitalizzazione e l’innovazione e il restante deve essere impiegato nella sostenibilità sociale.
Il presidente Domenico Posca